Il Parlamento UE approva risoluzione sulla Blockchain e le criptovalute

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Strasburgo, 4 ottobre 2018

Il Parlamento europeo ha approvato questa settimana la “Risoluzione del Parlamento europeo del 3 ottobre 2018 sulle tecnologie di registro distribuito (DLT) e blockchain: creare fiducia attraverso la disintermediazione”.

Il testo approvato affronta diverse tematiche:

Blockchain nel settore universitario e della ricerca

La risoluzione sottolinea il potenziale della blockchain per la verifica dei titoli accademici, la certificazione criptata dei certificati di studio (ad esempio i “blockcerts”) e i meccanismi di trasferimento dei crediti;

sottolinea la necessità di creare enti senza scopo di lucro, ad esempio centri di ricerca, che sarebbero poli di innovazione specializzati nella tecnologia blockchain per svolgere funzioni formative sulla tecnologia negli Stati membri;

Blockchain nel settore del diritto d’autore e della proprietà intellettuale in genere

Il testo sottolinea che nel caso dei contenuti creativi “digitalizzati”, la DLT può consentire di tracciare e gestire la proprietà intellettuale e facilitare la protezione dei diritti d’autore e dei brevetti; pone l’accento sul fatto che la DLT può consentire titolarità e sviluppo creativo maggiori da parte degli artisti mediante un registro pubblico aperto che possa anche indicare chiaramente proprietà e diritti d’autore; sottolinea che la DLT potrebbe contribuire a collegare i creatori al loro lavoro, migliorando così la sicurezza e la funzionalità nel contesto di un ecosistema di innovazione collaborativa e aperta, soprattutto in settori quali la produzione additiva e la stampa 3D;

rileva che la DLT potrebbe giovare agli autori apportando maggiore trasparenza e tracciabilità all’uso dei loro contenuti creativi, nonché riducendo gli intermediari per quanto riguarda il pagamento dei loro contenuti creativi;

La risoluzione sottolinea la volatilità e l’incertezza che circondano le criptovalute; prende atto della possibilità di esaminare ulteriormente la praticabilità di metodi alternativi di pagamento e di trasferimento di valore utilizzando criptovalute; invita la Commissione e la BCE a fornire informazioni sulle fonti di volatilità delle criptovalute, a individuare i rischi per il pubblico e a esaminare le possibilità di introdurre tali valute nel sistema di pagamento europeo;

Blockchain e tutela dei dati personali (GDPR)

Il Parlamento sottolinea che, sebbene la DLT promuova l’identità auto-sovrana, il “diritto all’oblio” non è facilmente applicabile in questa tecnologia; sottolinea che è della massima importanza che gli usi della DLT siano conformi alla legislazione dell’UE sulla protezione dei dati, in particolare al regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR); invita la Commissione e il Garante europeo della protezione dei dati (GEPD) a fornire ulteriori orientamenti su questo punto;

Smart contracts

La risoluzione invita la Commissione a promuovere l’elaborazione di norme tecniche a livello delle pertinenti organizzazioni internazionali, quali ISO, UIT e CEN-CELENEC e a condurre un’analisi approfondita del quadro giuridico esistente nei vari Stati membri in relazione all’applicabilità dei contratti intelligenti; invita la Commissione, qualora emergessero potenziali ostacoli all’utilizzo di tali contratti nel mercato unico digitale, ad adottare misure adeguate al fine di valutare se tali ostacoli siano proporzionati; osserva tuttavia che la certezza del diritto può essere rafforzata attraverso il coordinamento giuridico o il riconoscimento reciproco tra gli Stati membri in materia di contratti intelligenti;

Sicurezza delle infrastrutture

Il Parlamento ricorda l’importanza di proteggere le infrastrutture delle DLT e ritiene che, per poter sfruttare efficacemente i vantaggi di questa tecnologia, non si debbano consentire abusi di posizione dominante;

Blockchain, Pubblica Amministrazione e voto elettronico

La risoluzione sottolinea che le blockchain per il settore pubblico dell’UE consentirebbero una maggiore trasparenza, una maggiore razionalizzazione nel trattamento delle informazioni e la messa a punto di servizi più sicuri per i cittadini europei; pone l’accento sulla possibilità di concepire una rete blockchain privata (permissioned) condivisa tra gli Stati membri e intesa a memorizzare i dati dei cittadini in modo sicuro e flessibile;

invita la Commissione a valutare la sicurezza e l’efficienza dei sistemi di votazione elettronica, inclusi quelli che utilizzano le DLT, sia per il settore pubblico che per quello privato; incoraggia l’ulteriore studio di casi d’uso;

Regolamentazione delle ICO ( offerte iniziali di moneta)

La UE evidenzia le potenzialità delle offerte iniziali di moneta (ICO) in quanto strumento di investimento alternativo per finanziare le PMI e le start-up innovative e accelerare il trasferimento di tecnologie; sottolinea che la mancanza di chiarezza in merito al quadro giuridico applicabile alle ICO può incidere negativamente su tali potenzialità; rammenta che la certezza del diritto può essere determinante nell’aumentare la protezione degli investitori e dei consumatori e nel ridurre i rischi derivanti dall’asimmetria informativa, da comportamenti fraudolenti e da attività illegali quali il riciclaggio di denaro e l’evasione fiscale, come pure altri rischi, come evidenziato dall’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) nella sua relazione del 2017 sulle ICO; invita la Commissione a formulare orientamenti, norme e obblighi di informativa, specialmente nel caso degli “utility token” che possono essere considerati più come una categoria distinta di attivi che come titoli;  pone l’accento sui rischi connessi alle ICO; invita la Commissione e le competenti autorità di regolamentazione a individuare i criteri che rafforzano la protezione degli investitori e a definire requisiti e obblighi in materia di comunicazione per i promotori delle ICO; sottolinea che la chiarezza giuridica è essenziale per sfruttare le potenzialità delle ICO e prevenire le frodi e i segnali di mercato negativi;  sottolinea che le ICO possono essere una componente essenziale all’interno dell’Unione dei mercati dei capitali; invita la Commissione a valutare gli obblighi giuridici che consentiranno a questa categoria di attivi di essere combinata con altri veicoli finanziari per rafforzare i finanziamenti e i progetti di innovazione delle PMI;

invita la Commissione a istituire un osservatorio per il monitoraggio delle ICO e a creare una base di dati delle loro caratteristiche e tassonomia, distinguendo tra “security token” e “utility token”; rileva che un quadro modello di sperimentazione normativa e un codice di condotta accompagnato da norme in materia potrebbero costituire il risultato positivo di tale osservatorio nell’ottica di aiutare gli Stati membri a valutare le possibilità delle ICO;

Quadro giuridico europeo e norme nazionali sulla blockchain

Infine il Parlamento incoraggia la Commissione e le autorità nazionali competenti ad acquisire tempestivamente le competenze tecniche e la capacità normativa che consentano di intervenire rapidamente a livello legislativo o regolamentare, se e quando opportuno;

invita la Commissione a valutare ed elaborare un quadro giuridico europeo, al fine di risolvere eventuali problemi giurisdizionali che potrebbero sorgere in caso di situazioni fraudolente o reati nello scambio di DLT;

@fulviosarzana