Il Lussemburgo ha approvato il 14 febbraio 2019 una norma che equipara i token digitali nell’ambito della blockchain ai prodotti finanziari dematerializzati, questi ultimi già regolamentati nel 2013 tramite una modifica alla legge sui valori mobiliari del 2001.
Il parlamento del paese ha infatti approvato con larga maggioranza il disegno di legge n 7363.
La normativa intende fornire agli operatori del mercato finanziario la necessaria certezza giuridica per l’emissione di titoli utilizzando la tecnologia blockchain.
La disposizione prevede la possibilità di registrare e distribuire prodotti finanziari utilizzando le tecnologie di ledger distribuiti (DLT) e in particolare la tecnologia blockchain.
Nella relazione preliminare al disegno di legge si chiarisce che “il modo più semplice oggi di registrare e distribuire in modalità digitale i prodotti finanziari è quello di usare il concetto di token”.La disposizione appare importante in quanto il 14 marzo 2018 la Commissione di vigilanza del settore finanziario del Lussemburgo( CSSF) aveva invece ammonito gli investitori sui rischi di investimento in criptovalute, mettendo in guardia gli utenti contro i rischi delle Initial Coin Offerings (ICO) effettuate senza un controllo da parte delle Autorità di Regolamentazione.
Un rischio che sembra scongiurato dalla positivizzazione del concetto di valore mobiliare dematerializzato soggetto sia alla disciplina finanziaria che all’Autorità di controllo del paese, secondo i modelli di offerta denominati Security Token Offerings (STO).
Una strada simile a quella del Lussemburgo sembra essere anche essere stata intrapresa dalla Francia che ha parimenti deciso di intervenire di recente sulla natura “digitale” degli strumenti finanziari.