#Droni: l’ENAC risponde alle critiche sulle nuove norme regolamentari.

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L’ENAC, prova a rispondere alle critiche, pervenute ( non solo)  dalla filiera produttiva dei droni, e  relative all’approvazione, l’antivigilia di Natale di una nuova versione del Regolamento sui mezzi aerei a pilotaggio remoto.

L’ente di controllo civile lo fa con una lettera pubblicata sul proprio sito il 29 dicembre scorso.

La lettera fornisce alcuni chiarimenti.

Innanzitutto l’Ente italiano lascia intravedere ulteriori modifiche al Regolamento Droni, per venire incontro a quanto stabilito dall’EASA, l’agenzia europea per la sicurezza aerea,  in tema di armonizzazione delle discipline nazionali sui mezzi aerei a pilotaggio remoto.

La missiva lascia anche intendere che le modifiche  siano state adottate principalmente per venire incontro alcuni cambiamenti richiesti dall’Aeronautica militare.

Ciò vale ad esempio per  le variazioni  sulle CTR: le cd control zone, ovvero gli  spazi aerei controllati in corrispondenza di uno o più aeroporti.

In questo ambito   sono stati ritoccati i limiti di altezza massima e distanza dal pilota per gli usi professionali, perché a detta dell’ENAC, gli usi attuali avrebbero potuto interferire con i buffer di protezione da garantire per evitare eventuali interferenze, specialmente in ambito militare.

Quanto al volo di notte a vista lo stesso  è stato eliminato perché la stressa ENAC riconosce di non avere adeguatamente regolato nella precedente versione le condizioni di sicurezza di tale attività, ripromettendosi però di adottare misure in grado di garantire tali attività nel futuro.

Nel frattempo queste attività sono regolate caso per caso dall’Ente stesso.

Quanto alle caratteristiche di inoffensività dei droni sotto i 300 grammi l’ENAC richiama l’opinion dell’ente di controllo aereo europeo che fissa in 250 grammi il requisito dell’inoffensività, ma chiarisce che le modalità tecniche per garantire la sicurezza degli APR saranno comunque  concordate anche con le Associazioni di categoria.

Gli ultimi due argomenti insomma saranno approfonditi con il mercato, presumibilmente nelle prossime settimane.

Quanto alle sanzioni, che nel Regolamento di Natale, paiono essere state inasprite, l’Ente di controllo, evidentemente conscio del proprio ruolo amministrativo che non consente di compiere un’attività di competenza del legislatore, specifica che nel Regolamento sono solo state precisate, e non introdotte nuove sanzioni, al fine di informare in maniera chiara l’utenza dei rischi associati all’abusivismo ed alla mancanza di sicurezza nell’uso dei Droni.

Resta il fatto che il richiamo operato dall’ENAC  nel Regolamento agli art. 1216 e seguenti del codice della navigazione ( ben più severi) , anziché, come nella precedente versione, a  quelli di cui all’art. 1174 dello stesso codice, costituisce una presa di posizione chiara sulla volontà di mantenere un controllo stringente sulla sicurezza dei droni italiani .

@fulviosarzana