Cosa fare se foto, video e conversazioni private, magari su siti collocati all’estero, finiscono in rete per sbaglio, generando un danno alla vita privata del soggetto ritratto nelle immagini o oggetto delle conversazioni?
La rapidità nella tutela della reputazione on line appare in questo caso determinante.
La soluzione sembra provenire da due recenti provvedimenti della Magistratura, rispettivamente ad opera della Procura della Repubblica di Taranto e del Giudice delle indagini preliminari di Genova.
La procura di Taranto ha infatti disposto l’oscuramento della pagina web di un portale di condivisione di immagini private in cui compariva una casalinga del Tarantino in pose decisamente “hard”.
Le immagini sottratte alla diretta interessata erano state poi pubblicate sul web in un portale specializzato in immagini amatoriali.
La Procura della cittadina pugliese, a poche ore dalla denuncia della diretta interessata, ha disposto la rimozione delle pagine incriminate sui siti esteri, procedendo per i reati di diffamazione e trattamento illecito di dati personali.
Analoga soluzione è stata trovata dal Giudice delle indagini preliminari di Genova, che ha disposto la cancellazione di alcune pagine di un noto sito web di critica politica e sociale collocato all’estero, che avrebbe leso la reputazione di un noto avvocati d’affari del capoluogo Ligure.
Anche in questo caso si procede per il reato di diffamazione.
In entrambi i casi la cancellazione ha avuto ad oggetto singole pagine di siti esteri e ed ha ottenuto ( evidentemente) gli effetti sperati.