Le immagini tratte da Google Earth possono valere come prova della responsabilità in Tribunale.
E’ quanto ha stabilito la Corte di Cassazione nella seconda metà di maggio del 2017, nel confermare il verdetto nei confronti di un cittadino italiano condannato in appello per reati edilizi e paesaggistici, ed in particolare dei reati di cui agli artt. 81 cpv. cod. pen., 44, comma 1, lett. c), 93-95, d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, 181, comma 1, d. Igs. 22 gennaio 2004, n. 42.
In pratica l’imputato era stato accusato di aver realizzato — in difetto di permesso di costruire ed autorizzazione paesaggistica, nonché in area sottoposta a vincolo — alcune opere edilizie.
L’imputato aveva fatto ricorso alla Cassazione sostenendo, tra le altre cose, che le prove fotografiche tratte dal servizio Google Earth, che provavano la costruzione dei manufatti ad opera dello stesso imputato successivamente ad una certa data, dovessero ritenersi illegittime.
La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso ritenendo pienamente valide le immagini provenienti dall’archivio di Google Earth.