Martedì 19 settembre 2017, il Ministero della Cultura francese sovrintenderà alla firma di un accordo tra Google e ALPA, l’associazione anti-pirateria transalpina, sotto l’egida del National Film Center.
Lo scopo dell’accordo è “una maggiore protezione della proprietà intellettuale in internet”.
Il Memorandum of Understanding riguarda il sistema di filtraggio di materiale protetto da copyright.
L’accordo che verrà siglato tra il gigante della rete e l’associazione responsabile della lotta contro la pirateria audiovisiva riguarda la ricerca e l’utilizzo di Content ID, il sistema di rilevamento automatizzato dei contenuti ospitato da YouTube.
L’idea alla base dell’intesa è quella di facilitare l’uso delle tecnologie proposte dal gigante della ricerca, che sembrano aver dato buoni frutti e che sono già disponibili da diversi anni.
Nel 2013 peraltro, durante la battaglia legale che aveva ad oggetto l’inibizione deli sito Allostreaming, i titolari dei diritti francesi avevano rifiutato di utilizzare la funzionalità “Fast Track” collegata al’uso delle funzioni di ricerca di materiale protetto da copyright.
Una strada diversa quella scelta dalla Francia rispetto alle inibizioni amministrative in uso in alcuni paesi come l’Italia.
Certamente accordi come questo appaiono in grado di portare a migliori risultati rispetto alla costosa ed inutile attività antipirateria di Enti Ammininistrativi indipendenti, come quella adottata in Italia in materia di diritto d’autore dall’AGCOM ( Autorità per le garanzie nelle comunicazioni).
Tant’è che l’accordo transalpino non prevede, a quanto sembra emergere dalle informazioni disponibili, alcun ruolo per l’Autorità Amministrativa indipendente in materia di diritto d’autore sulla rete: l’HADOPI.