*di Fulvio Sarzana di S.Ippolito, avvocato.
Il 2024 sarà un anno di svolta per le criptovalute in Europa.
Il 9 giugno 2023 infatti il legislatore comunitario, con l’obiettivo di creare le necessarie condizioni regolamentari, nella stessa giornata, ha promulgato due atti normativi destinati a inquadrare l’emissione, la diffusione e lo scambio di token e cryptocurrency: il Regolamento (UE) 2023/1114, anche noto come MiCa Regulation (o MiCaR) e il Regolamento (UE) 2023/1113, anche conosciuto come TFR Transfer of Funds Regulation.
Il MiCAR si applica dal 30 dicembre 2024, salvo i Titoli III (Token collegati ad attività) e IV (Token di moneta elettronica), che si applicano dal 30 giugno 2024.
Entrambi i provvedimenti normativi citati si occupano, tra le altre disposizioni, di quelle che vengono definite Stablecoin che costituiscono il nucleo portante delle nuove disposizioni e che tendono a regolamentare in maniera molto rigida questo vero e proprio “spauracchio” delle Autorità centrali.
Le stablecoin stanno assumendo un ruolo di rilievo nello scambio di criptovalute: basti pensare che Tether (USDT), ovvero il player più importante delle stablecoin ha recentemente annunciato che, a partire dal 5 settembre 2023 le sue partecipazioni nei buoni del Tesoro Statunitensi sono salite a ben 72,5 miliardi di dollari.
Questa sostanziale manovra finanziaria ha catapultato Tether al 22° posto tra i maggiori detentori di asset del Tesoro americano, superando nazioni sovrane come gli Emirati Arabi Uniti, il Messico, l’Australia e la Spagna per quanto riguarda le disponibilità del Tesoro americano.
Queste realtà si troveranno dunque a dover adeguare i loro sistemi alle rigide regole Europee a partire dal giugno 2024, se intenderanno operare nel vecchio continente, un mercato ancora interessante d ancora in parte inesplorato per questi operatori.
Il 2024 sarà un anno fondamentale per le criptovalute anche per un altro fattore, questa volta worldwide: tra marzo e maggio del 2024 ci sarà il cd Bitcoin halving (noto anche come halving di Bitcoin o BTC halving), che rappresenta una riduzione del numero di Bitcoin in circolazione, con un conseguente aumento della domanda.
Ogni 4 anni si arriva all’estrazione di circa 210.000 blocchi e la ricompensa per la convalida viene dimezzata tramite il Bitcoin halving.
In questo modo si dimezza la velocità di emissione di Bitcoin, rendendolo un bene più scarso, con un significativo, almeno sino ad oggi, aumento di valore della criptovaluta più famosa del mondo.