*di Fulvio Sarzana di S.Ippolito, Avvocato in Roma
Reati informatici: cosa cambia.
Cambiano le regole in tema di filtraggio di siti internet in materia di reati informatici.
Recentemente sono stati pubblicati aggiornamenti normativi che introducono nuove modalità operative per il contrasto alla pedopornografia online.
Un Decreto del 2007, firmato dall’allora Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, aveva dato il via, primo fra tutti i provvedimenti che si sono poi succeduti nel tempo, ad un sistema di filtraggio dei siti operato dagli ISP, su disposizione dell’Autorità di Pubblica Sicurezza, al fine di impedire l’accesso a siti contenenti immagini e video illeciti.
A distanza di quasi vent’anni è arrivato l’aggiornamento a quel Decreto.
Il nuovo decreto.
In particolare, è stato pubblicato di recente in Gazzetta Ufficiale (n. 70 del 25 marzo 2025) il Decreto Ministeriale 7 febbraio 2025, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il quale apporta modifiche al decreto 8 gennaio 2007.
Questo decreto definisce i requisiti tecnici degli strumenti di filtraggio che i fornitori di connettività internet devono utilizzare per impedire l’accesso ai siti segnalati dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (CNCPO).
Le principali novità.
La novità principale riguarda le modalità di comunicazione, da parte del CNCPO ai fornitori di servizi di comunicazione elettronica, della lista dei siti da filtrare.
In particolare il decreto, in riferimento alla sicurezza dei flussi informativi di scambio con il centro, prevede che il centro provvede a comunicare, la lista dei siti cui applicare gli strumenti di filtraggio, garantendo l’integrità, la riservatezza e la certezza del mittente del dato trasmesso.
Inoltre, l’art. 2 del citato Decreto ha stabilito che gli operatori che consentono all’utente di accedere alla rete Internet o altre reti di comunicazione elettronica, non ancora censiti dal CNCPO, provvedono a informare quest’ultimo e il Ministro delle imprese e del made in Italy dell’avvenuta attivazione degli strumenti di filtraggio conformi al decreto entro il 23 LUGLIO 2025 (120 gg dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana).
Reati Informatici cambiano le regole sul filtraggio dei siti