Reati informatici e telematici: si pronunciano le Sezioni Unite della Cassazione

Cass.-SS.-UU.

I reati informatici e telematici tornano all’attenzione delle Sezioni Unite della Cassazione.

La quinta sezione della Corte di  Cassazione, in tema di accesso abusivo a sistema informatico o telematico, ha rimesso nuovamente  la problematica alle Sezioni Unite chiedendo di esprimersi sul seguente quesito: “se il delitto previsto dall’art. 615-ter c.p., comma 2, n. 1, sia integrato anche dalla condotta del pubblico ufficiale o dell’incaricato di pubblico servizio che, pur formalmente autorizzato all’accesso ad un sistema informatico o telematico, ponga in essere una condotta che concreti uno sviamento di potere, in quanto mirante al raggiungimento di un fine non istituzionale, e se, quindi, detta condotta, pur in assenza di violazione di specifiche disposizioni regolamentari ed organizzative, possa integrare l’abuso dei poteri o la violazione dei doveri previsti dall’art. 615-ter c.p., comma 2, n. 1“.

Il caso aveva ad oggetto l’attività di una cancelliera in servizio presso la Procura della Repubblica, che avrebbe effettuato l’accesso al registro delle notizie di reato, ed in particolare alle informazioni riguardanti un procedimento penale a carico di un terzo, suo conoscente, rivelando successivamente tali informazioni allo stesso.

La funzionaria pubblica era stata assolta in primo grado e condannata in appello.

La Quinta Sezione ha ritenuto di non condividere l’orientamento dominante e condiviso dalle Sezioni Unite sulle motivazioni dell’agente, attesa la rilevanza delle intenzioni che hanno determinato l’agente a porre in essere  la condotta criminosa.

In particolare, come stabilito dalla Corte, “il profilo controverso è quello individuato dal quesito se ciò che integra la illiceità dell’accesso da parte di chi è formalmente autorizzato, non sia solo la violazione di disposizioni regolamentari ed organizzative, ma anche lo sviamento del potere [ossia il compimento di un atto per finalità diverse da quelle consentite dalla legge], pur in assenza di dette violazioni”.

@fulviosarzana