Blockchain: Emirati Arabi Uniti e Bahrein sposano la regolamentazione “sandbox”.

 Dubai
Gli Emirati Arabi Uniti (UAE) regolamenteranno l’offerta iniziale di monete (ICO)  entro la fine del primo semestre del 2019, secondo la Securities and Commodities Authority (SCA) del paese, che ha approvato l’emissione di Token digitali come titoli, ma con una disciplina più light rispetto alle ordinarie forme di collocazione di titoli denominate IPO.
Gli Emirati Arabi Uniti (UAE) avevano già  lanciato ad aprile del 2018 la loro “UAE Blockchain Strategy 2021″ con l’obiettivo di condurre almeno la metà delle transazioni del governo a livello federale utilizzando la tecnologia blockchain, entro il 2021.
IPO è l’acronimo derivante dall’inglese Initial Public Offering (in italiano Offerta Pubblica Iniziale).
Con il termine IPO si intende il momento in cui un’azienda intende quotarsi sul mercato azionario offrendo le proprie azioni.

Una ICO invece  è un’operazione attraverso cui  in genere una start-up fornisce delle criptomonete agli investitori, più comunemente conosciute come token, in ottica di investimento ma non solo: è un caso abbastanza diverso dall’ emissione di azioni, che avviene invece attraverso l’operazione di IPO.

La mossa del paese arabo  è mirata a fornire alle imprese una nuova opzione più sicura per raccogliere capitali attraverso il crowdfunding con l’aiuto della tecnologia blockchain.

Gli ICO vengono utilizzati come fonte di capitale per le piccole e medie imprese in quanto consentono loro di emettere token di criptovaluta dirette agli investitori nello stesso modo in cui le azioni vengono emesse in occasione di offerte pubbliche iniziali di titoli azionari delle società.

L’Authority di controllo sui titoli  (SCA)  è destinata a collaborare con la  Abu Dhabi Securities Exchange e Dubai Financial Market per sviluppare piattaforme di trading per ICO il prossimo anno.
 “Abbiamo firmato accordi con studi legali per elaborare una regolamentazione basata sul concetto di  sandbox e un set di regole per l’emissione di ICO”, ha dichiarato il chief executive dell’organo di controllo,  Obaid Al Zaabi.
“I requisiti legali saranno completati entro la fine del primo semestre del 2019, poi ci sarà l’adozione della tecnologia e lo sviluppo delle infrastrutture “, ha concluso il vertice dell’Authority Emiratina.
In Giugno invece era stato il Bahrain ad adottare una politica regolatoria “sandbox”, fornendo la prima licenza di “exchange” di criptovalute  ad un operatore estero.