Il SOMA, o Osservatorio sociale sulla disinformazione e l’analisi dei Social Media, un progetto trans europeo finanziato dalla UE, a cui partecipa tra le altre l’Università Italiana LUISS nonché diversi Istituti di ricerca Europei, ha deciso di sottoporre a fact-cheking le dichiarazioni della Ministra per l’Innovazione Italiana, Paola Pisano, sul lancio dell’App Immuni, in particolare per quel che riguarda il fatto che l’Italia sarebbe il primo paese europeo a lanciare un’app per il tracciamento Anti-covid.
L’Osservatorio ha pubblicato i risultati dell’indagine sul proprio sito il 9 giugno, concludendo che in Europa diversi altri Paesi hanno lanciato app anti COVID prima dell’Italia, e che comunque l’Italia sarebbe comunque seconda rispetto alla Francia, in quanto l’app francese è da subito disponibile su tutto il territorio nazionale, mentre l’app Immuni è ancora in fase di test.
Queste le parole dell’Osservatorio.
Il 1 ° giugno, l’Italia ha lanciato l’applicazione di tracciamento dei contatti Immuni.
Il giorno dopo, il ministro italiano per l’innovazione e la digitalizzazione Paola Pisano ha dichiarato che l’Italia è stata “la prima tra i principali paesi europei” ad adottare tale tecnologia.
Al fine di verificare le affermazioni di Pisano, abbiamo collaborato con diversi partner SOMA che ci hanno aiutato a delineare uno scenario europeo sulle applicazioni di tracciamento dei contatti, e ora possiamo concludere che Pisano è stata abbastanza imprecisa.
Da un lato è vero che, fino al 1 ° giugno, altri grandi paesi europei come Germania, Spagna e Regno Unito non avevano rilasciato un’applicazione nazionale di tracciamento dei contatti, anche se tutti sono impegnati nello sviluppo o nel test di uno di questi sistemi.
D’altra parte, la Francia ha rilasciato StopCovid il giorno dopo Immuni, ma mentre il primo può già essere utilizzato in modo completo e nazionale, l’app italiana deve ancora passare attraverso una fase di test.
Pertanto, l’Italia si colloca al secondo posto tra i principali paesi europei per ciò che riguarda l’attivazione di un’app nazionale di tracciamento dei contatti.
Per concludere, vale anche la pena notare che se ampliamo il campo di applicazione per includere tutti gli Stati membri dell’UE, diversi paesi hanno attivato un’applicazione di tracciamento dei contatti prima dell’Italia (come Austria, Norvegia, Repubblica Ceca e Polonia) mentre altri hanno sviluppato sistemi simili volti a monitoraggio delle condizioni di salute dei cittadini (un esempio l’app Covid19.eus nei Paesi Baschi) o applicazione della quarantena obbligatoria (come eKarantena in Slovacchia).