*di Fulvio Sarzana di S.Ippolito, Avvocato, Studio legale Sarzana
Un giudice Statunitense alla fine di novembre di quest’anno ha sospeso il divieto per gli utenti di accedere a Tik Tok emesso dallo stato Usa del Montana, sul presupposto che il blocco statale violerebbe il diritto alla libertà di espressione degli utenti.
A maggio, il Montana è diventato il primo stato americano ad approvare il divieto, che sarebbe dovuto entrare in vigore il 1° gennaio.
L’app per la condivisione di brevi video, di proprietà della cinese ByteDance, ha citato in giudizio lo Stato del Montana una settimana dopo.
Il giudice distrettuale americano Donald Molloy ha dato ragione a TikTok, affermando che il blocco ” sembra violare la Costituzione Statunitense” e che lo Stato avrebbe oltrepassato i propri poteri.
La legge statale avrebbe reso illegale per gli app store offrire TikTok e le aziende avrebbero dovuto affrontare sanzioni fino a $ 10.000 (£ 7.097).
Il Montana, che ha una popolazione di poco più di un milione di abitanti, ha bandito l’app dai dispositivi governativi lo scorso dicembre, ed intendeva estendere il divieto.
TikTok afferma di avere 150 milioni di utenti americani, la maggior parte dei quali sono adolescenti e ventenni.
A marzo una commissione del Congresso ha chiesto al suo amministratore delegato, Shou Zi Chew, se ciò fosse plausibile.
ByteDance, la società che gestisce l’app, ha ripetutamente negato di essere controllata dal governo cinese.
All’inizio di marzo, il governo degli Stati Uniti aveva affermato che ByteDance avrebbe dovuto vendere TikTok o affrontare un possibile divieto nel paese.
L’app è stata sottoposta al controllo delle autorità di tutto il mondo a causa delle preoccupazioni che i dati possano essere trasmessi al governo cinese.
Il mese scorso, il Nepal si è unito ad altri paesi, come l’India, nel bandire TikTok perché il suo contenuto “era dannoso per l’armonia sociale”.