La UE dal 1 gennaio consente la registrazione di NFT o non-fungible token

La UE dal 1 gennaio consente la registrazione di NFT o non-fungible token.
Una forte spinta allo sviluppo del Metaverso e dei token non fungibili, NFT, sembra provenire dall’Organizzazione mondiale della Proprietà intellettuale.

Il 1° gennaio 2023 entrerà infatti  in vigore la 12a edizione della Classificazione di Nizza.

La classificazione di Nizza è un sistema adottato  tra l’altro ai fini della classificazione dei prodotti e servizi per le domande di marchio dell’Unione europea (UE).

Consiste di 45 classi.

In base alla classificazione di Nizza, i prodotti rientrano nelle classi da 1 a 34 e i servizi nelle classi da 35 a 45.

Con cadenza annuale il Comitato degli Esperti sulla Classificazione di Nizza, che si riunisce a Ginevra presso WIPO/OMPI, decide sui necessari aggiornamenti alla classificazione stessa, in base alle esigenze di mercato e degli utenti.

A questo proposito la nuova edizione della Classifica di Nizza conterrà delle  novità.

I “file digitali scaricabili autenticati da token non fungibili [NFT]” saranno, tra l’altro, incorporati nella classe 9 della classificazione.

La soluzione non era scontata dal momento che diversi uffici nazionali di gestione e regolamentazione della proprietà intellettuale ed industriale sembrano adottare diversi approcci.

L’ufficio federale per la proprietà intellettuale  svizzero ritiene ad esempio  che i beni virtuali non siano di per sé merci  ai fini della classificazione di Nizza e quindi non siano classificabili nella classe 9.

L’organo Svizzero  consente la registrazione solo del  “software che può rappresentare virtualmente merci”, nella classe 9, quindi non come “merce” in sè, e, nella classe 35, come “marketing attraverso l’inserimento di prodotti nei giochi online o in ambienti virtuali”.

In linea generale poiché i beni virtuali e gli NFT forniscono una sorta di intrattenimento, sembra anche concepibile rivendicare tale servizi nella classe 41 (ad es. “Intrattenimento servizi, ovvero fornitura on-line, virtuale non scaricabile […]”).

La possibilità di registrare gli NFT nella particolare categoria individuata potrà senz’altro dare un notevole impulso alla tutela della proprietà industriale nel Metaverso.

@fulviosarzana

(MiaStendal - stock.adobe.com)